Vertigini: perché sempre più persone ne soffrono?
Negli ultimi anni, il numero di persone che lamenta episodi di vertigini, instabilità e sensazioni di sbandamento è in costante aumento. Ma cosa sta succedendo? Perché sempre più pazienti si rivolgono a fisioterapisti e osteopati per questo disturbo?
Cos'è la vertigine?
Le vertigini non sono una patologia, ma un sintomo: la sensazione che l’ambiente ruoti attorno a noi o che siamo noi a muoverci rispetto ad esso, anche da fermi. Possono essere accompagnate da nausea, instabilità, difficoltà di concentrazione, ansia e, in alcuni casi, cadute.
Le cause possono essere molteplici: vestibolari, cervicali, neurologiche, psicologiche o vascolari. Spesso il problema non nasce da un solo sistema, ma da un'interazione tra più fattori.
Perché oggi le vertigini sono così comuni?
Ecco alcuni dei motivi principali:
1. Stress cronico e stili di vita frenetici
Lo stress ha un impatto diretto sul sistema nervoso autonomo e può alterare il controllo dell’equilibrio. Le tensioni muscolari (soprattutto cervicali), l’iperattività mentale e la mancanza di sonno influiscono negativamente sulla nostra stabilità posturale.
2. Posture scorrette e sedentarietà
La vita davanti al computer, il tempo trascorso al cellulare e la ridotta attività fisica portano a squilibri muscolari, soprattutto nella zona cervicale. Questo può compromettere l'integrazione tra informazioni visive, propriocettive e vestibolari, generando vertigini cervicogeniche.
3. Aumento delle problematiche cervicali
Tensioni, contratture e disfunzioni articolari del rachide cervicale sono sempre più diffuse, e rappresentano una delle cause più comuni di vertigine. In questi casi, il disturbo è spesso accompagnato da rigidità, dolore al collo e cefalee.
4. Disturbi dell’equilibrio legati all’età
L’invecchiamento della popolazione porta con sé un aumento dei disturbi vestibolari centrali e periferici. L’equilibrio richiede l'integrazione di molte informazioni sensoriali, e con l'età questi meccanismi diventano meno efficienti.
5. Ansia e disturbi psicosomatici
Molti pazienti con vertigini presentano anche sintomi di ansia o attacchi di panico. Il sistema vestibolare è strettamente connesso a quello limbico (emotivo), e l’ansia può amplificare o simulare le vertigini.
Come può aiutare la fisioterapia e l’osteopatia?
Il trattamento delle vertigini richiede un approccio personalizzato, dopo un’accurata valutazione clinica. La fisioterapia vestibolare può aiutare a rieducare l’equilibrio, migliorare la propriocezione e desensibilizzare il sistema nervoso.
L’osteopatia, invece, si concentra sulla normalizzazione delle disfunzioni cervicali, craniche e viscerali che possono contribuire al disturbo, migliorando l’integrazione tra i diversi sistemi del corpo.
Conclusione
Le vertigini non vanno mai sottovalutate: anche se spesso non sono gravi, incidono profondamente sulla qualità della vita. In molti casi, un percorso fisioterapico o osteopatico può fare una grande differenza nel ridurre i sintomi, migliorare la stabilità e restituire sicurezza ai movimenti quotidiani.
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