Vertigini: perché sempre più persone ne soffrono?

21 maggio 2025

Negli ultimi anni, il numero di persone che lamenta episodi di vertigini, instabilità e sensazioni di sbandamento è in costante aumento. Ma cosa sta succedendo? Perché sempre più pazienti si rivolgono a fisioterapisti e osteopati per questo disturbo?

Cos'è la vertigine?

Le vertigini non sono una patologia, ma un sintomo: la sensazione che l’ambiente ruoti attorno a noi o che siamo noi a muoverci rispetto ad esso, anche da fermi. Possono essere accompagnate da nausea, instabilità, difficoltà di concentrazione, ansia e, in alcuni casi, cadute.


Le cause possono essere molteplici: vestibolari, cervicali, neurologiche, psicologiche o vascolari. Spesso il problema non nasce da un solo sistema, ma da un'interazione tra più fattori.

Perché oggi le vertigini sono così comuni?

Ecco alcuni dei motivi principali:


1. Stress cronico e stili di vita frenetici

Lo stress ha un impatto diretto sul sistema nervoso autonomo e può alterare il controllo dell’equilibrio. Le tensioni muscolari (soprattutto cervicali), l’iperattività mentale e la mancanza di sonno influiscono negativamente sulla nostra stabilità posturale.


2. Posture scorrette e sedentarietà

La vita davanti al computer, il tempo trascorso al cellulare e la ridotta attività fisica portano a squilibri muscolari, soprattutto nella zona cervicale. Questo può compromettere l'integrazione tra informazioni visive, propriocettive e vestibolari, generando vertigini cervicogeniche.


3. Aumento delle problematiche cervicali

Tensioni, contratture e disfunzioni articolari del rachide cervicale sono sempre più diffuse, e rappresentano una delle cause più comuni di vertigine. In questi casi, il disturbo è spesso accompagnato da rigidità, dolore al collo e cefalee.


4. Disturbi dell’equilibrio legati all’età

L’invecchiamento della popolazione porta con sé un aumento dei disturbi vestibolari centrali e periferici. L’equilibrio richiede l'integrazione di molte informazioni sensoriali, e con l'età questi meccanismi diventano meno efficienti.


5. Ansia e disturbi psicosomatici

Molti pazienti con vertigini presentano anche sintomi di ansia o attacchi di panico. Il sistema vestibolare è strettamente connesso a quello limbico (emotivo), e l’ansia può amplificare o simulare le vertigini.

Come può aiutare la fisioterapia e l’osteopatia?

Il trattamento delle vertigini richiede un approccio personalizzato, dopo un’accurata valutazione clinica. La fisioterapia vestibolare può aiutare a rieducare l’equilibrio, migliorare la propriocezione e desensibilizzare il sistema nervoso.
 
L’osteopatia, invece, si concentra sulla normalizzazione delle disfunzioni cervicali, craniche e viscerali che possono contribuire al disturbo, migliorando l’integrazione tra i diversi sistemi del corpo.

Conclusione

Le vertigini non vanno mai sottovalutate: anche se spesso non sono gravi, incidono profondamente sulla qualità della vita. In molti casi, un percorso fisioterapico o osteopatico può fare una grande differenza nel ridurre i sintomi, migliorare la stabilità e restituire sicurezza ai movimenti quotidiani.

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5 giugno 2025
A cura di FisioMedical San Marco – Centro di Fisioterapia e Co-Working Sanitario all’Avanguardia La ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) è uno degli interventi più comuni negli sportivi e nei pazienti attivi. Ma l’operazione è solo l’inizio: il vero successo si gioca nella riabilitazione post-operatoria, che deve essere precisa, progressiva e personalizzata. Al FisioMedical San Marco, nuovo centro di fisioterapia e co-working sanitario, abbiamo sviluppato un protocollo riabilitativo avanzato basato sulle più recenti evidenze scientifiche e su tecnologie moderne pensate per garantire un recupero completo e duraturo. FASE 1 – CONTROLLO DEL DOLORE E DELL’INFIAMMAZIONE (0-2 settimane) • Terapie manuali per il drenaggio e la mobilità articolare • Elettrostimolazione dinamica per il reclutamento precoce del quadricipite • Esercizi isometrici guidati • Educazione al carico graduale FASE 2 – RECUPERO DEL RANGE DI MOVIMENTO E ATTIVAZIONE MUSCOLARE (2-6 settimane) • Allenamento propriocettivo computerizzato per il controllo neuromuscolare • Integrazione di blood flow restriction training (BFR) per stimolare la forza muscolare anche con carichi ridotti • Inizio del lavoro isoinerziale, con dispositivi a volano per stimolare i muscoli in modo più efficace FASE 3 – RINFORZO MUSCOLARE FUNZIONALE (6-12 settimane) • Macchine isoinerziali per il potenziamento eccentrico e concentricamente controllato • Esercizi su tavole di forza e salto per misurare asimmetrie e progressi • Progressione del carico tramite circuiti con elettrostimolazione dinamica per massimizzare il reclutamento muscolare FASE 4 – RIATLETIZZAZIONE E GESTIONE DEL RITORNO IN CAMPO (3-6 mesi) • Test di salto e atterraggio su pedane di forza per analisi della performance • Allenamenti sport-specifici con focus su cambi di direzione e sprint • Valutazioni periodiche con sistemi computerizzati di propriocezione e stabilità • Monitoraggio della forza relativa con BFR per prevenire recidive FASE 5 – PREVENZIONE E PERFORMANCE (oltre 6 mesi) • Programmi personalizzati di mantenimento della forza e dell’equilibrio • Follow-up regolari con test strumentali • Integrazione in gruppo o sessioni individuali nel nostro spazio multifunzionale 
22 maggio 2025
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Una donna si sta allacciando le scarpe su un binario tenendosi la caviglia.
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Il dolore tendineo rappresenta uno dei problemi più comuni che colpisce molti individui, sia atleti professionisti che persone comuni. I tendini, quegli spessi filamenti di tessuto connettivo che collegano i muscoli alle ossa, possono sottoporsi a stress eccessivo, trauma o infiammazione, portando a fastidi e limitazioni nei movimenti quotidiani. Comprendere le cause e le soluzioni di questo tipo di dolore può fare la differenza nel favorire un rapido recupero. Cause del Dolore Tendineo Il dolore tendineo può essere scatenato da diverse cause. Una delle più comuni è l’uso eccessivo o un sovraccarico ripetitivo, spesso associato a sport o attività lavorative che coinvolgono sforzi fisici intensi. Anche gli infortuni traumatici, come distorsioni o traumi diretti, possono danneggiare i tendini. In alcuni casi, l'infiammazione può svilupparsi anche senza un’evidente causa diretta, come nel caso della tendinopatia, una condizione caratterizzata da irritazione e degenerazione del tendine. Sintomi del Dolore Tendineo I sintomi del dolore tendineo si manifestano solitamente con fastidio localizzato, che può aumentare gradualmente con l’uso del tendine. Spesso, il dolore si intensifica con movimenti specifici o sotto sforzo, ma può persistere anche a riposo. Talvolta, si associa a gonfiore o infiammazione, e in casi più gravi, si può avvertire una debolezza muscolare e difficoltà nei movimenti. Se trascurato, il dolore tendineo può cronicizzarsi, riducendo progressivamente la mobilità. Rimedi per il Dolore Tendineo Quando si affronta un dolore tendineo, è fondamentale agire tempestivamente per favorire il recupero. Innanzitutto, riposare il tendine evitando movimenti che aggravano il dolore è fondamentale per prevenire un peggioramento della situazione. Applicare ghiaccio nelle prime 48 ore dopo l’insorgenza del dolore può aiutare a ridurre l’infiammazione e il gonfiore. Contemporaneamente, l'adozione di una terapia antinfiammatoria locale può alleviare il dolore. Il supporto medico è essenziale nel trattamento del dolore tendineo, soprattutto se il problema persiste o peggiora. In alcuni casi, potrebbe essere consigliata la fisioterapia, volta a migliorare la forza muscolare e la mobilità senza sovraccaricare i tendini. La mobilizzazione controllata può aiutare a ristabilire l’elasticità del tendine e prevenire aderenze. Prevenzione del Dolore Tendineo La prevenzione gioca un ruolo cruciale nel proteggere i tendini da problematiche future. Mantenere una buona idratazione, una dieta equilibrata ricca di nutrienti e la giusta dose di riposo può ridurre il rischio di infiammazioni. Inoltre, l’adozione di esercizi di riscaldamento prima dell’attività fisica e l’utilizzo di un’attrezzatura adeguata aiuta a distribuire lo stress sui tendini in modo uniforme. Inoltre, è importante imparare ad ascoltare i segnali che il corpo invia. L’eccesso di sforzo o l’adozione di posture scorrette durante le attività quotidiane possono portare a microtraumi, che col tempo si sommano causando dolore tendineo. Con una gestione oculata del proprio corpo e con l’adozione di strategie preventive, è possibile evitare o limitare l’insorgenza di problematiche tendinee. Il dolore tendineo è un disturbo che può influire significativamente sulla qualità della vita, ma con la giusta attenzione e le giuste strategie, è possibile affrontarlo efficacemente. Un corretto trattamento iniziale, una buona prevenzione e il supporto medico adeguato possono contribuire al ritorno a uno stato di benessere fisico e alla ripresa delle attività quotidiane. Prenota ora un appuntamento presso il nostro centro Trovarci è facilissimo, siamo in via Santa Cristinetta 68 a Borgomanero, a due passi dall’uscita dell’autostrada di Arona, con ampio parcheggio gratuito e facilmente accessibile per chiunque essendo a piano terra. FisioMedical: la tua salute, il nostro obiettivo
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